venerdì 18 luglio 2014

Thursday bloody thursday

Scrivo di nuovo, di getto, perchè assurdamente colpito da una tragedia che poteva coinvolgere chiunque di noi. 
Quasi 300 persone che stavano spostandosi per lavoro, per andare in vacanza in un paradiso tropicale, per tornare a casa.
Un aereo pieno di civili, un aereo pieno di bambini (circa 80) abbattuto dalla follia di un missile terra-aria.
E in tutta sincerità, quale sia la parte che lo ha lanciato, se lo ha lanciato per sbaglio o meno, credo sia del tutto trascurabile.
Spero solo che non sia successo invano, che la comunità internazionale si mobiliti davvero, non solo con conferenze stampa ed annunci di facciata come fatto finora.
Spero ci sia una mobilitazione vera che porti a dei risultati.
E non ne parlo certo adesso per via dell'aereo.
La cosa riguarda e riguardava tutti noi anche prima. Ci riguarda come mondo civile, nello stesso modo in cui ci riguarda la guerra civile in Siria che sta distruggendo una nazione che mi dicono essere stata meravigliosa.

Ma continua a non succedere nulla.

E allora per me e per tutti gli amici che di qui a breve prenderanno un aereo per lavoro, per tornare a casa, per intraprendere un viaggio questa paradossalmente rischia di essere una notizia tranquillizzante, che di sicuro adesso ci sarà molta più attenzione e correremo meno rischi.

Questo è il paradosso, arrivare anche solo a poter pensare che una notizia del genere, egoisticamente, possa avere qualcosa di rassicurante. 
Qualcosa che solo a scriverlo fa venire i brividi. 
300 morti che non mi rassicurano affatto.

U2 - Sunday bloody sunday

martedì 15 luglio 2014

3 su 3

Era un pezzo che non mi scappava un post di quelli polemici/acidi/incazzati.
Oggi mi scappa davvero.
Non ci sono cose che ci piacciono, ci sono solo cose che ci fanno pietà e basta, senza se e senza ma e ve le metto in fila:

- il borsello da uomo. Qualcuno mi deve spiegare come è venuta fuori sta "moda". Passi andare in giro con una messenger bag abbastanza grande, cosa plausibile anche per lavoro, ma quando vedo il microborsello, rivisitazione del nuovo secolo del BORSELLO DA UOMO anni 70, mi vengono i brividi e mi domando: una donna in borsa ci mette trucchi, portafoglio (spesso grande quando una auto di piccole dimensioni, dentro ci sono anche forme di vita tanto è grande), chiavi di svariato tipo, fazzoletti, penne, taccuini, agende varie, medicine, gomme da masticare, occhiali da sole e da vista etc etc. Ma un uomo quando ha dietro il portafoglio (di modeste dimensioni, il portafoglio gigante lo avevo alle medie...è ora di fare selezione di ciò che ti porti dietro) ed il telefono di cosa altro ha bisogno. E' così necessaria questa appendice antiestetica, delle forme e marche più assurde, che il + delle volte risulta anche stracolma da cui si deduce che ve ne servirebbe una più grossa. Per carità, non sono cazzi miei, ma di tutti quelli che conosco che la usano ce ne fosse uno che durante la serata la usa per cercare o prendere qualcosa dentro. GUAI. Sta lì, una appendice al corpo che disturba la vista e basta;

- quelli che fanno i discorsi facendosi la domanda e poi rispondendosi. Alla Marzullo per intendersi, quando con fare da vero giornalista d'assalto diceva all'ospite di turno: "SI faccia una domanda e si dia la risposta", in modo da far passare come risorsa il vuoto assoluto che gli invadeva il cervello. A tutti è capitato di sentir parlare qualcuno che dice, ad esempio "E che cosa ho ottenuto io? Ho ottenuto di avere finalmente....". Ecco io questa abitudine non la sopporto, ma se vuoi dire qualcosa o te la chiedono oppure la dici anche se non te la chiedono, CHE SENSO HA FARTI LA DOMANDA DA SOLO  e poi risponderti? Ti illudi forse che il concetto che stai per esprimere abbia una giustificazione maggiore? Senza contate che farsi le domande e rispondersi da solo a me sembra il primo passo verso la definitiva comparsa di un disturbo dissociativo. Per favore smettete, se proprio dovete fare inquinamento acustico allora cercate di andare diretti al punto!

- le donne che, in spiaggia, si tirano giù le spalline del pezzo di sopra del bikini per evitare che rimanga il segno dell'abbronzatura. Per fare questo se le tirano dietro come nella foto qui sotto, passandole sotto le ascelle.

Ora, in foto c'è la De Grenet quindi non fa molto testo, ma vi assicuro che quasi tutti gli uomini che conosco preferirebbero tutta la vita il segno del costume alla vista di quell'obbrobrio che rende anche i decolletè più generosi e ben fatti della roba inguardabile, calzini nè più né meno. Le spiagge ormai paiono diventate mercerie invece che luoghi di esaltazione (questa non so quanti la capiscono). Ve lo assicuro, state veramente male, quindi mettetevene uno a fascia, inventate il bikini di lamiera che si sostiene da solo o semplicemente togliete tutto, ma in quel modo non si può guardare, fatelo per noi maschietti!

Diana Krall - The look of love

mercoledì 2 luglio 2014

Wishlist

Figuraccia dell'Italia mondiale, meraviglia di 3 ore di concerto dei Pearl Jam a San Siro, cene tra amici a base di hamburger e altra roba salutare, una bella mangiata di tigelle e crescentine sulle rive del lago di Suviana, birra a piovere mentre guardi i supplementari di molti degli ottavi.
Mi è venuta un'idea.

Qualche tempo fa giravano su internet una serie di domande sugli argomenti più svariati, cui rispondere senza pensarci, a mo' di intervista doppia delle iene, con l'unico scopo di conoscere un po' di più chi rispondeva.
Ho voglia di preparare una nuova sfilza di domande, poi rispondo e magari metto tutto su facebook, hai visto mai che diventa virale?

Comincio?

Un luogo che vuoi visitare: Ushuaia, Palawan e tutta la Nuova Zelanda.

La pazzia che non hai mai fatto: mollare tutto e partire o, semplicemente, lanciarmi col paracadute (ancora)

La canzone preferita: probabilmente rimane ancora "Until the end of the world" degli U2...ma sono in grossa difficoltà...

La "tua" pizza: Salsiccia e cipolla (con l'odio di tutto il resto del tavolo!)

Una parola in spagnolo: diccionario

Un luogo che ti è rimasto impresso: Bakhtapur, Nepal

Un luogo che ti ricorda l'infanzia: i campi di mais intorno casa di mio nonno, prima che esplodesse la mia allergia incontrollabile!

La figura di merda più grande mai fatta: ops, ho come un vuoto...ma non me ne vengono di così clamorose...

La tua imprecazione più comune: Cazzo!

La canzone che vorresti suonare: Ho cambiato, Corduroy (Pearl Jam)

Una parola in inglese: wishlist

Il voto della tua maturità: 60 (sessantesimi...)

Cosa era appeso in camera tua da piccolo: Ayrton Senna, Gilles Villeneuve, Del Piero, Ravanelli, una bandiera degli U2, un collage di mie foto ed un planisfero (c'è anche ora...certe fisse sono dure da mandare via...)

Il tuo film preferito: American History X

Una canzone che detesti: L'ultimo bacio di Carmen Consoli

Un buon proposito per il (tuo) futuro: Scrivere più sul blog

Il nome del tuo animale domestico da piccolo (va bene anche il peluche!): Argo (era un setter)

Il più bimbominkia che ti viene in mente: Emis Chilla

Il più stupido: Balotelli

Un esame o una interrogazione che non dimenticherai mai: Italiano, il giorno dopo essere stato interrogato si giustificano tutti e mi richiama. Non avevo fatto niente ovviamente. Mentre interrogava l'altro mi sono letto il brano in più e l'ho sfangata.

Che dite, ne aggiungo altre???

Pearl Jam - Wishlist