Siamo arrivati in vetta, ora sapete quali sono le prime 20 posizioni.
Chi mi conosce sa quanto sono legato a questo libro, quante volte l'ho letto, quanti significati ci ho trovato, ogni volta diversi.
Non sono affatto un patito di Kundera, ho letto qualcos'altro, ma non mi pare affatto dello stesso livello di quest'opera qui, un capolavoro assoluto.
A questo punto sapete della mia passione sconfinata per i titoli complessi e ovviamente questo la rispecchia in pieno. Non è un caso che i miei libri preferiti, i miei autori preferiti (Eggers e soprattutto DFW) si rispecchino anche nei titoli delle loro opere, per niente banali.
Einmal ist Keinmal
Senza entrare nel dettaglio della trama, il succo del libro e del suo titolo si riassumono in questo proverbio tedesco, secondo cui "ciò che è accaduto una volta è come se non fosse mai accaduto". Da questo Kundera prende spunto per la sua riflessione sulla vita, su quanto essa sia leggera ed inconsistente, nonostante gli uomini si affannino continuamente a cercarne un significato.
Queste riflessioni contornano una storia basata nella Praga del 1968, facendo del romanzo, oltre che una storia ricca di spunti "filosofici" anche un'opera storica e sentimentale allo stesso tempo, centrata com'è sui rapporti amorosi dei quattro personaggi principali.
L'ho trovato geniale e, cosa che mi accade raramente, ho avuto la spinta a rileggerlo un paio di volte, trovandoci spunti e dettagli che non avevo riconosciuto le volte precedenti. Non importa quante volte lo leggete, conta la condizione vostra nel momento in cui decidete di intraprendere la lettura.
In Italia ha avuto un grande periodo di popolarità legato alla complessità del titolo, riutilizzato in trasmissioni TV e canzoni a metà degli anni 80. E' curioso come, anche dopo la caduta del comunismo, siano passati ben 17 anni prima che il libro venisse pubblicato in Repubblica Ceca.
Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future. [...]. Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito, per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza avere mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? Per questo la vita somiglia sempre ad uno schizzo. Ma nemmeno "schizzo" è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro.
U2 - Even better than the real thing