Oggi voglio parlare di qualcosa che non mi va giù per nulla. Credo sia una peculiarità maschile.
Vai a fare la spesa al supermercato, il 90% delle volte hai i minuti contati e devi fare lo slalom tra le nonnine col carrellino personale che lasciano in mezzo ad ogni corsia (stile "Io, Padrona Assoluta dell'Esselunga"), tra gli indo-pakistani dubbiosi (che riescono a formare folti capannelli di connazionali anche di fronte al reparto frigo/sezione latte fresco), tra i cinesi che si scaccolano avidamente mentre scelgono quale tipo di acqua portare via a pancali (spesso è la Monteverde naturale, la meno cara, se l'avete assaggiata ha lo stesso gusto della Varichina...), mentre riesci a evitare tutta questa simpatica clientela buttando la roba nel carrello da distanze siderali per fare più veloce (tanto poi il grosso del tempo lo passi in coda alla cassa dove la noia ti spinge a comprare le CARAMELLE MONK, il KINDER MERENDERO e l'ULTIMISSIMO NUMERO DI D+ TV...roba da pena capitale), organizzando la tua SINGLE-SPESA in maniera ottimale (compri + o - sempre la stessa roba...potresti farla a occhi chiusi!), facendoci rientrare anche il banco affettati (lotta senza quartiere alle vaschette) ed il carico di acqua (che rende indispensabile il carrello e la macchina nei paraggi...), finalmente giungi alla cassa.
La cassa.
Ecco qui avviene qualcosa di magico e incredibile: la gente in coda si guarda intorno che nemmeno un berretto verde nel mezzo della giungla vietnamita era così guardingo. Sguardo acuto e antenne dritte volte a percepire il minimo movimento dell'uomo/donna in spolverina blu, seguito dalle agognate parole:
CASSA ## APERTA!!!!!.
Dopo queste parole si scatena l'inferno, roba che 300 (il film) è un collegio di suore carmelitane al confronto. Carrelli che fanno a sportellate, vecchiette che litigano con badanti, pakistani che si staccano da altri pakistani, cinesi che sembrano capire l'italiano quando li offendi. Raramente trovi la buonanima che ti fa passare perchè hai pochi oggetti, ma è una goccia nel mare. Un evento più unico che raro, il resto è guerra pura, al punto che quando qualcuno si fa fregare il posto sotto il naso lo vedi che, "inavvertitamente", colpisce quello/a davanti col carrello...."OPS" esclamano....
Poi metti gli acquisti sul nastro, paghi ed arriva il momento in assoluto più brutto di tutta la mia spesa: quello in cui riponi negli shopper i prodotti. Non mi soffermo su quanto facciano schifo gli shopper ecologici di adesso (si sa, sono ecocompatibili, bisogna parlarne bene....ma vaff....), il problema credo sia tutto mio (ma sarei lieto di condividerlo): NEL TEMPO IN CUI RIESCO AD APRIRE UNO SHOPPER il cassiere ha già passato tutta la spesa e attende il bancomat o i contanti e gli altri ti guardano come a dire: "CRETINO MANCO UN SACCHETTO SAI APRIRE!". Ebbene no, non lo so aprire.
Io non lo so se dipende dal non avere le unghie come Florence Griffith Joyner, se è una tara genetica, se
esiste una tecnica particolare che evidentemente ignoro, fatto sta che ci metto una vita a fare una cosa che gli altri fanno al volo. Alla prossima chiedo alla cassiera di darmi lo shopper aperto.
Foxy Shazam - The church of rock and roll