martedì 28 maggio 2013

Maledetti Shopper

Oggi voglio parlare di qualcosa che non mi va giù per nulla. Credo sia una peculiarità maschile.

Vai a fare la spesa al supermercato, il 90% delle volte hai i minuti contati e devi fare lo slalom tra le nonnine col carrellino personale che lasciano in mezzo ad ogni corsia (stile "Io, Padrona Assoluta dell'Esselunga"), tra gli indo-pakistani dubbiosi (che riescono a formare folti capannelli di connazionali anche di fronte al reparto frigo/sezione latte fresco), tra i cinesi che si scaccolano avidamente mentre scelgono quale tipo di acqua portare via a pancali (spesso è la Monteverde naturale, la meno cara, se l'avete assaggiata ha lo stesso gusto della Varichina...), mentre riesci a evitare tutta questa simpatica clientela buttando la roba nel carrello da distanze siderali per fare più veloce (tanto poi il grosso del tempo lo passi in coda alla cassa dove la noia ti spinge a comprare le CARAMELLE MONK, il KINDER MERENDERO e l'ULTIMISSIMO NUMERO DI D+ TV...roba da pena capitale), organizzando la tua SINGLE-SPESA in maniera ottimale (compri + o - sempre la stessa roba...potresti farla a occhi chiusi!), facendoci rientrare anche il banco affettati (lotta senza quartiere alle vaschette) ed il carico di acqua (che rende indispensabile il carrello e la macchina nei paraggi...), finalmente giungi alla cassa.

La cassa.

Ecco qui avviene qualcosa di magico e incredibile: la gente in coda si guarda intorno che nemmeno un berretto verde nel mezzo della giungla vietnamita era così guardingo. Sguardo acuto e antenne dritte volte a percepire il minimo movimento dell'uomo/donna in spolverina blu, seguito dalle agognate parole:
CASSA ## APERTA!!!!!.
Dopo queste parole si scatena l'inferno, roba che 300 (il film) è un collegio di suore carmelitane al confronto. Carrelli che fanno a sportellate, vecchiette che litigano con badanti, pakistani che si staccano da altri pakistani, cinesi che sembrano capire l'italiano quando li offendi. Raramente trovi la buonanima che ti fa passare perchè hai pochi oggetti, ma è una goccia nel mare. Un evento più unico che raro, il resto è guerra pura, al punto che quando qualcuno si fa fregare il posto sotto il naso lo vedi che, "inavvertitamente", colpisce quello/a davanti col carrello...."OPS" esclamano....

Poi metti gli acquisti sul nastro, paghi ed arriva il momento in assoluto più brutto di tutta la mia spesa: quello in cui riponi negli shopper i prodotti. Non mi soffermo su quanto facciano schifo gli shopper ecologici di adesso (si sa, sono ecocompatibili, bisogna parlarne bene....ma vaff....), il problema credo sia tutto mio (ma sarei lieto di condividerlo): NEL TEMPO IN CUI RIESCO AD APRIRE UNO SHOPPER il cassiere ha già passato tutta la spesa e attende il bancomat o i contanti e gli altri ti guardano come a dire: "CRETINO MANCO UN SACCHETTO SAI APRIRE!". Ebbene no, non lo so aprire.
Io non lo so se dipende dal non avere le unghie come Florence Griffith Joyner, se è una tara genetica, se
esiste una tecnica particolare che evidentemente ignoro, fatto sta che ci metto una vita a fare una cosa che gli altri fanno al volo. Alla prossima chiedo alla cassiera di darmi lo shopper aperto.

Foxy Shazam - The church of rock and roll

giovedì 23 maggio 2013

Oggi si interroga!

Ci sono tante domande che assillano l'italiano medio (no, non quello di maccio capatonda), ma ho il sospetto che molte di esse siano destinate a rimanere senza risposta...io ve ne pongo qualcuna qui di seguito, non si sa mai, magari qualcuno di voi che legge (e non commenta....maledetti! :-D) possiede il dono dell'onniscienza e ci regala qualche verità, in questo anonimo giovedì pomeriggio di una fine maggio che pare metà novembre:

1 - Ma CANDY CRUSH SAGA è legale? No perchè con la dipendenza che dà dovrebbe essere messo al pari dell'eroina e bandito dai pc di tutto il mondo...eppure a pensarci bene è una cazzata inumana....

2 - Come mai mangiare le ciliegie direttamente dall'albero (magari rubandole) e sputando il nocciolo in terra è enormemente più gustoso rispetto a farlo a casa, dopo averle lavate, mettendo il nocciolo nel piatto?

3 - TUTTOSPORT, da splendida realtà giornalistica italiana quale è, ha mai verificato una fonte? Oppure le fonti non esistono e sono spudorati parti di fantasia? In ogni caso noi gobbi lo amiamo e lo compriamo lo stesso;

4 - Come mai gli uomini sono irrimediabilmente attratti dalla pizza col salamino piccante? (questa poi è un mistero irrisolvibile davvero)...

5 - Se tiri fuori la macchina fotografica compatta o il telefono e scatti foto ovunque sembri un bimbominkia psicotico, ma se tutto ciò lo fai con la reflex (ma vanno bene anche le bridge...) assumi immediatamente i contorni dell'artista metropolitano... (qualche commento sul fatto che ho una bridge da 3 giorni?);

6 - Come è possibile che nel 2013, ci sia ancora chi ignora il significato dell'acronimo M.I.L.F.?

Vi prego....ho bisogno di risposte!!!

Asaf Avidan - One Day

giovedì 16 maggio 2013

Banalità

Ritorniamo alle cose che ci piacciono e a quelle che ci piacciono un po' meno (per usare un eufemismo).
Oggi vado di getto che di tempo ne ho poco e scrivo un po' quello che viene:

POLLICE SU:

- il messico, il guatemala ed il belize, con un pizzico di honduras, non specifichiamo tanto, avremo modo di tornarci più avanti....

- il momento in cui, dal gelataio, guardi i gusti in fila, come se fosse una cartella colori, in attesa di scegliere e poi mangiarti il gelato, con serie difficoltà legate al gocciolamento (se lo mangi nel cono). In quel momento non esistono differenze di età, sesso, religione, NIENTE. Siamo tutti uguali e cerchiamo di immaginarci come sarà quell'attimo che gusteremo di lì a poco, per scegliere bene i gusti. Menzione speciale per i celiaci che devono puntare solo i gusti senza glutine (quando ci sono...) e che si perdono la magia di quest'attimo...avete tutta la mia solidarietà (lo so che non ve ne frega nulla ma lo volevo dire...);

- la serie "The Following", fino alla penultima puntata...avvincente, incalzante, ben ideata e recitata...mi sono divorato le puntate facendo ore indegne la notte....

- Masterchef, qui non si tratta di apprezzare un programma di cucina, come frettolosamente qualcuno lo ha etichettato. C'è molto di più: la peculiarità di alcuni concorrenti che sembrano nati per fare del cabaret (Ivan...), la naturale pesantezza di altri (l'avvocato...), le competenze e l'atteggiamento di ognuno dei giudici (costruiti quanto volete, ma azzeccatissimi). Insomma, se non lo guardate MI STATE DILUDENDO MOLTO!

POLLICE VERSO:

-gli insipidi stati di Facebook che molti sentono il bisogno di condividere. Ma chissenefrega di quanto ti fa freddo in questo momento, di dove sei a fare l'aperitivo sbaciucchiandoti col fidanzato/a, di quanto sale hai messo nella pasta o di quanto ti è pesante affrontare il lunedì. Maccheccazzo mettiamoci un briciolo di brio e intelligenza sennò che si vive a fare?

- quelli che vanno ai concerti dei Modà. Ma potrei aggiungere anche Gigi D'Alessio, Emma, Valerio Scanu...
Ma non avete trovato altri modi per buttare via i soldi?

- l'ultima puntata della serie "The Following", in una parola, una CIOFECA. Ma come si può rovinare uno spettacolo lungo 14 puntate con una quindicesima così scadente e di basso profilo? E ora io come fo a guardare il seguito?

- quelli che, quando ci sono le code senza "numerini" tentano, coscientemente o no, di passarti avanti e come se non bastasse vogliono anche avere ragione quando glielo fai notare. In questi casi una spruzzata di ramato da capo ai piedi non gli farebbe male.

La canzone di oggi mi pare molto appropriata...

Daniele Silvestri - Banalità

lunedì 13 maggio 2013

DPAP.....e 4!!!!

Reduce dalla quarta DPAP, intensa come tutte le altre, ognuna a modo suo. Ogni volta trovi un motivo diverso per andare (forte o piano che sia) l'importante è la tenacia che ti porta al traguardo la domenica, dopo 76 km che si fanno sentire eccome sui piedi e sulle gambe, ma che senti molto di più nella testa.

Quest'anno parto con allenamento mirato insieme alle toghe: siamo un bel gruppo, ognuno ha la sua andatura, ma è molto difficile fare la DPAP soli, per la massa di persone che si muove. Invece io e il fido Barton partiamo a spada, dopo 5' abbiamo già mollato il gruppetto in verde e proviamo a lasciare in dietro il grosso della folla, in modo da non dover sgomitare per sentieri. Ai ristori gli stop sono risicati, il tempo di togliersi qualcosa al volo dalle scarpe, mangiare un boccone e siamo di nuovo in marcia. Io che non uso quasi mai le bacchette ho dolore alle braccia da quanto mi ci aggrappo, sapendo che è tutto carico in meno per le gambe.

Arriviamo agli acquiputoli che le signore del ristoro stanno ancora facendo panini: firmiamo per 36esimo e 37esimo: quelli davanti a noi correvano tutti, di camminatori manco l'ombra...e pensare che non siamo nemmeno partiti presto. Insieme a noi una "malata di fatica" di Imola, Giada, e l'Irene, che pur avendo forse un filo meno gamba non molla un cm. Solo due donne prima di loro. Non rallentiamo mai, nonostante si cerchi di gestirsi. Giada e Irene ci sopravanzano sul piano, dove provano a correrla, in salita, ma soprattutto in discesa, io e Barton facciamo il vuoto e le riprendiamo sistematicamente. Ci troviamo di nuovo, definitivamente, al Tabernacolo di Gavigno, dove mi forzo a mangiare una cattivissima barretta per spremere le ultime energie. I polpacci cominciano a sentire le salite. L'allegro gruppetto a 4 affronta compatto il Roncomannaio, diventa un gruppetto 1-2-1 sulle successive Scalette: Barton ha appena attivato la modalità "Capretto", ci attenderà alla fine della salita, stanco ma felice, l'Irene si stacca appena ma arrivati in alto le salite sono finite, ORA SI SCENDE!
Io e il capretto partiamo a corsa, a velocità folli per un bosco con sassi e fondo sconnesso. L'esperienza ci tiene in piedi e finalmente siamo alla macedonia: Giada e Irene arrivano rapidamente, ormai dobbiamo arrivare tutti e 4 insieme e così è: ripartiamo in quinta per le discese e dopo nemmeno 20' siamo alla strada: da lì Giada impartisce un ritmo infernale che ci porta all'arrivo con un tempo monstre: intorno alle 7h e 40' per fare 40 km, fermarsi ai ristori, mangiare e imprecare. PRIMA DI NOI "al massimo 40 persone...ma tutti corridori...". SODDISFAZIONE. Il tempo di una doccia e siamo a fare spritz, pronti a vedere chi arriva dopo (e ti guarda strano perchè sei già pulito lì ad aspettare...). Spazzavento/Javello/Straccalasino/Pigna/Zucca/Roncomannaio/Scalette, anche per quest'anno è andata.

Le toghe arrivano tutte, con grossa prestazione cumulativa, chi ai ristori, chi di gamba, qualcuno nonostante infortuni incipienti. La nostra maglietta ha fatto furore, già la vogliono in molti!
Cena luculliana al margherita e tutti a letto (non prima dell'amaro però...) che la mattina si riparte!
Alle 7.00 nessuno ha gran voglia di rimettersi in marcia: le scorie del giorno prima si fanno sentire! Decidiamo di farla con tranquillità, godendoci i ristori. La Pini parte alle 7 in punto con Irene e Giada, le mollerà presto e riuscirà a finirla arrivando in tempo a casa per pranzo. Irene è costretta a mollare al penultimo ristoro, causa ginocchio andato. Il buon marchetti, maratoneta del gruppo, che il sabato si era "riposato" la fa tutta a corsa e arriva terzo assoluto indossando la maglia verde, roba da renderti orgoglioso. Io e Barton ripartiamo convinti di poter andare piano. Niente. Non ci si può fare. Dobbiamo frenarci a vicenda per tentare di gestire le energie fino alla fine (in pianura lo devo quasi tirare per la maglia da quanto viaggia....). Alla fine becchiamo 20' di acqua sul cantagrilli e altri 20' sul tratto finale di ciclabile, ma arriviamo felici insieme a Stefano e Massimiliano (accidenti che passo...), e così, dopo di noi la Baron (gran ritorno), Fabrizio (gran prestazione su tutti i due giorni), Natali e Brunetti (Busso pareva non avesse faticato, il Bruno, alla prima DPAP e poco allenato, deve avere qualche segreto...), Giovanni e la Monica (infortunati, stringono i denti e arrivano al traguardo eroicamente, beccando anche la grandine) e anche la Pagli con Margot, l'acaro con super-resistenza. Menzione d'onore per la Crocetti, non si è presentata al ritorno solo perchè aveva da andare a ballare il tango la sera... ma il suo stretching al bar (e quello di Giada) se lo ricordano tutti...

Grande manifestazione, organizzata sempre molto bene, ristori sontuosi, percorso duro ma splendido e incredibilmente vario, salite assurdamente ripide e discese che anche a camminarle sembra cosa folle, panorami mozzafiato, sole, pioggia, nebbia e grandine. Ogni anno, durante uno qualunque dei 76 km di percorso, imprechi convintamente rimpiangendo il divano di casa. Ma la luce che ogni persona ha negli occhi quando arriva al traguardo è qualcosa che solo chi fa una gara di durata può capire. 
Al prossimo anno, DPAP.

Black Stone Cherry - Change


giovedì 2 maggio 2013

- The league of Champions -

Semifinali di Champions concluse.
Due squadre tedesche in finale, una largamente prevedibile ad inizio anno, l'altra assolutamente no.
Partiamo dal Borussia e dalla semifinale col Real Madrid. Della qualità del gioco della squadra di Dortmund, come anche dell'alto livello di alcuni suoi interpreti, molto è stato detto e rimane ben poco da aggiungere. I gialloneri sono tornati ai vertici del calcio europeo dopo anni passati nei bassifondi (ed in serie B anche...), con una politica oculata fatta di pazienza e competenza. Giovani costruiti in casa o acquistati prima che esplodessero per contenere le spese, cessioni importanti (economicamente), ma livello medio mantenuto alto, se non migliorato (vedasi la cessione di Kagawa al Man Utd, con successivo acquisto di Reus). Un allenatore eclettico e quel pizzico di sfrontatezza e di fortuna necessario (nei quarti di finale a 2' dalla fine erano fuori dalla coppa...). Una squadra che mi affascina ogni giorno di più. Il Real non è riuscito ad opporre una degna resistenza e ad impensierire i tedeschi se non nei 5' finali, troppo tardi per combinare qualcosa di importante. 
Continuo a non capire come sia possibile che una squadra come i blancos viva di simili alti e bassi: una rosa costruita con criterio (anche se spendendo troppo) e campioni in serie. Qualche anno fa, pur vincendo, tutti sorridevano perchè a Madrid sembravano comprare solo giocatori da centrocampo in su, comunque offensivi. Ora la rosa è ben bilanciata, hanno difensori di ottimo livello, centrocampisti adatti per le due fasi e punte straordinarie, eppure manca sempre qualcosa. Lo stesso Mourinho, che era riuscito a costruire gruppi fenomenali in ogni altra sua squadra, a Madrid ha fallito, prima ancora che nei risultati, nella costruzione di un gruppo solido. Forse è proprio questo il motivo per cui non ha vinto (quasi) niente.

Ieri sera il Bayern ha schiantato ancora una volta con facilità irrisoria la resistenza del Barca, accedendo alla terza finale in quattro anni, forse quella più meritata in assoluto. La sensazione di potenza che trasmettono è incredibile. Hanno classe, forza fisica e rigore tattico insieme, una squadra di fronte alla quale c'è solo da alzarsi ed applaudire. Non sono tra quelli che glorificano il risultato della Juve alla luce di ciò che ha fatto il Barca: da Juventino prendere 4 pere in 2 partite non può farmi MAI piacere, nemmeno a posteriori, e non riesco ad essere nemmeno un filo contento. Piuttosto, se penso a come abbiamo preso i goal all'andata, mi viene da pensare che con una difesa schierata ed attenta riesci quantomeno a contenerli, anche se poi ci vorrebbe un cecchino davanti per segnare. Il giorno del sorteggio dissi che ci era andata talmente male che peggio era impossibile. Tutti mi parlavano di Barcellona e Real, magra consolazione aver avuto ragione, speriamo solo che si riesca ad accorciare il gap, che non credo sia così enorme con le altre grandi d'Europa.

Lascio per ultimo il Barcellona. Chi mi conosce sa che non ho mai avuto simpatia per questi colori. Non sopporto il tiki-taka (per Dio, volete tirare in porta anche da fuori area o no???), che credo divertente solo per chi è tifoso del Barcellona (reti infinite di passaggi in orizzontale, ma il calcio non era fatto di verticalizzazioni?) e non sopporto quella finta signorilità che dimostrano quando vincono. E' finta si, perchè dopo sonore sconfitte (vedi Bayern andata, ma anche quella col Milan...) ho visto di ricorsi fatti per i motivi più assurdi, per il campo non regolare, per il pallone sgonfio (......). Probabilmente sono di parte e me ne rendo conto, ma non è di questo che volevo scrivere. Ieri sera mancavano Messi, Puyol, Mascherano, Abidal. Sono anni che si glorifica la cantera del Barcellona come fucina di talenti incredibili. Si è cominciato con Giovanni dos Santos, pareva il nuovo Dinho, gioca in Inghilterra e non lascia tracce. Poi c'era Bojan Krkic, al Milan via Roma, poche presenze, pochi goal ed una generale sensazione che sia un giocatore come tanti, nulla di che...
Di quelli usciti negli ultimi anni, così a braccio, mi vengono a mente:
- Pedro e Busquets (ottimi giocatori, tanto che trovano spazio nel Barca attuale, ma di certo non fenomeni...);
- Thiago Alcantara;
- Tello;
- Bartra;
- Pinto
- Cuenca;
- Keirrison.

Non che tutte le scuole calcio producano campioni a ripetizione, però ecco, non mi pare che abbiano scoperto la formula definitiva per il calciatore perfetto, come alcuni giornalisti sembrano suggerire.
Detto ciò, non credo nemmeno che il ciclo del Barcellona sia finito. Se non sbaglio dei giocatori storici i soli Puyol e Xavi superano la trentina, i vari Messi, Sanchez, Piquè, Iniesta, Dani Alves, Jordi Alba, Pedro hanno tutti età che consentono di continuare, con innesti mirati, a ricoprire un ruolo di primo piano in Europa, ma forse l'allarmismo che si legge sui giornali spagnoli è legato al fatto che il ruolo di squadra indiscutibilmente più forte del mondo è stato ceduto e l'oroglio catalano di questo non riesce a farsene una ragione.

Asaf Avidan - Love it or Leave it