giovedì 22 maggio 2014

Le clarks sono come la mortadella

Oggi scrivo due volte, dopo ere geologiche di silenzio. 
Ma si sa, se fossi stato normale nemmeno mi veniva voglia di aprire un blog.

Chi mi conosce sa che le mie teorie più assurde le elaboro quasi tutte in palestra, in quel limitato intervallo temporale esclusivamente mio, con la mia musica, mentre fatico (poco).
Oggi ho avuto una superba (e sottolineo superba) illuminazione sullo schieramento politico delle scarpe e via via che mi venivano in mente vari modelli trovavo sempre più conferme....

Le clarks, anche se son di marca, son comuniste. Le polacchine in genere son comuniste (ma di un comunista intellettuale, direi quasi PD, anche se ormai non sono né comunisti né di sinistra).

Il mocassino è di Forza Italia. Che sia indossato con l'orribile pedalino, con un calzino di lana o a piede nudo (aborro!), il mocassino è l'emblema del Berlusconismo fatto scarpa.

Le espadrillas sono anarchiche. Ma profondamente. Fatte per essere indossate ma perennemente portate come ciabatte, per la serie chissenefrega di quello che mi dite voi, io sto meglio così.

L'anfibio è di estrema destra. Se ha la punta di ferro ancora meglio. Qui credo ci sia proprio poco da discutere.

La sneaker è di centro. Tutti le hanno, si mettono su tutto, ti ci puoi vestire elegante (spezzano, va bene) oppure trasandato (una bella converse sporca, meglio di così!). Insomma stanno bene con tutti e badano a non pestare i piedi a nessuno (!!).

Il sandalo aperto alla tedesca è sicuramente radicale. Fa schifo a quasi tutti, ma interpreta i più profondi pensieri/desideri di tutti che vorrebbero avere il piede fresco e areato, in barba alla comune decenza.

L'infradito mi fa un po' movimento 5 stelle. Se ne frega di ogni convenzione, intriga con questo suo modo diverso di affrontare tutto e stuzzica l'interesse di tanti. Oh, ovviamente havaianas è.

Le scarpe col tacco mi viene da associarle ai Verdi: sono boni/e solo per una cosa, ma su quella non hanno concorrenti, sono ferratissimi e impareggiabili. 

Ora che ci penso...ma come si sta scalzi????

Depeche Mode - Walking in my shoes


Politichese

Menomale domenica si vota.
Menomale sì, almeno questo stillicidio di carta sprecata sui parabrezza delle auto, di messaggi e contatti ovunque e da chiunque, anche da gente che conosci di vista e che mai si è sognata di rivolgerti la parola, anche solo per un saluto. Si diventa amici di tutti, senza conoscere nessuno.

Son passati pochi mesi dalle politiche più strane che io ricordi, quelle in cui, più di tutte le altre volte, si è capita la disaffezione della gente verso la politica vecchio stampo, verso quel modo di proporsi ipocrita che è fatto di promesse, di esaltazione del NOI contrapposto al LORO. 
La gente non ne può più, ho pensato. 
E ha anche ragione.

E invece no. 
Dopo poco tempo sembra ritornato tutto come prima. Proclami uno dietro l'altro, rivendicazione del lavoro fatto o dita puntate per far pesare ciò che non è stato fatto, promesse mirabolanti e discorsi, tanti.
Troppi discorsi.
Io capisco l'importanza dell'arte oratoria in politica e non tutti possono conoscerti davvero, so che è l'unico modo per farsi davvero apprezzare. 
Ma siete un nutrito numero, che nessuno abbia capito che ci vuole davvero un modo diverso di arrivare alle persone?
Oddio, sospetto che a molti vada ancora bene questo modo di comunicare, ma sono comunque convinto che con un modo diverso si potrebbero convincere i disincantati e mantenere quelli che già avevi "raccolto".

E poi ci sono gli "outsider". Quelli che si presentano senza alcuna speranza di vincere le elezioni, per pubblicità, per divertimento, perchè sono stati convinti.
Io questi li adoro e, al tempo stesso, non riesco a comprenderli. Risulta evidente che non arriveranno da nessuna parte, a volte dietro c'è uno sforzo (anche economico) notevole, altre volte c'è poco o nulla, soprattutto come contenuti e allora ti domandi: ma veramente ne vale la pena?
Anzi lo vorrei domandare a loro, ne vale davvero la pena?
Mi preparo a fare il presidente di seggio con questo curioso interrogativo, che, in ogni caso, non turberà certo i miei sonni.

Dio ci salvi dal ballottaggio.

Band of Horses - The funeral

venerdì 2 maggio 2014

The Purpose of Life?

Ho deciso di cambiare nome al blog.
Il vecchio nome mi rappresenta molto anche oggi e rimane assolutamente un pensiero da condividere, ma sta cominciando a diventare un po' troppo inflazionato, complice una marca di abbigliamento ed un suono (in inglese) assai accattivante.
Il nuovo nome, col "question mark" mi pare più adatto, più maturo.
Più sospeso nel vuoto e meno ricco di certezze, ma allo stesso tempo mantiene, come il vecchio, lo sguardo ben dritto sul futuro.
Guardare avanti, sempre e comunque.
Magari con positività.

Per questo motivo, mentre molti vi riempiono di tweet, stati di facebook, whatsapp ed sms su quello che hanno fatto o stanno facendo, su dove sono stati o dove stanno andando, su quanto è fico quello che hanno fatto, io vorrei fare qualcosa di diverso (anche se non escludo di fare un elenco come quello citato prima o poi....).
Se lo scopo è guardare sempre avanti, perchè non fare un elenco di tutto quello che avrei voglia di fare ad oggi, dalle cose più semplici alle più impensabili ed impossibili, sperando prima o poi di tirare una riga e di portarne in fondo qualcuna di queste cose.

Ovviamente è tutto in divenire e quest'elenco può e dovrà essere continuamente aggiornato...chissà, magari grazie anche ai suggerimenti di qualcuno di voi!

E allora cominciamo:

- fare bungee jumping dal Bloukrans bridge in Sudafrica (mannaggia, era chiuso!);
- vedere un'aurora boreale;
- correre una maratona, ovunque;
- leggere un libro di Thomas Pynchon;
- prendere lezioni di tennis (finalmente!!!);
- vedere la Juve che vince una finale di Champions...un'altra! (lo so, questa non dipende da me...);
- andare in Nuova Zelanda;
- aprire un chiringuito alle San Blas;
- risalire un tratto del Mekong in barca;
- vedere un lama che sputa (!);
- fare canyoning, almeno una volta;
- comprare un biglietto aereo sola andata, senza sapere quando tornare a casa;
- imparare (bene) lo spagnolo...poi magari anche il cinese;
- bere mezcal fino a che non finisco la bottiglia e mi tocca mangiare il verme;
- assistere al fenomeno del sole di mezzanotte;
- fare un corso di sub...e magari anche uno di cucina;
- imparare a suonare uno strumento musicale. Bene, non come quando suonavo il sax tenore...
- raccogliere in un libro tutti i post di questo blog (o magari quelli più interessanti)...
- guidare una Aston Martin, un modello qualunque;
- cominciare a fare motocross;
- fare la Carretera de la Muerte in MTB e riprendere il tutto con la GoPro!
- visitare ognuna delle 7 meraviglie naturali del mondo moderno (non ve le dico, cercatevele!);
- comprare casa (prima o poi....);
- fare il gallerista (ma questa dubito che mai la farò);
- tornare indietro nel tempo e conoscere Piero Manzoni e Jackson Pollock;
- fare un 1 vs 1 con Del Piero;
- vedere i ciliegi in fiore, in Giappone.

Ne avrei molte altre e mi sa tanto che le aggiungerò...intanto prendiamoci del tempo.

Cindy Lauper - Time after time